La storia del piccolo Sarto

Una scena del concerto "il piccolo sarto"Pavia, 22 Dicembre 2023

Il teatro Fraschini

Lo storico di Pavia ha ospitato “La storia del piccolo sarto” in forma di Concerto e Illustrazioni con i musicisti dell’ensemble Entr’Acte e gli studenti del Liceo Artistico ” A. Volta”.

Organizzazione

Un evento che si inserisce nel progetto “Escursioni Metroselvatiche – Bambini alla scoperta creativa della città”. La referente del progetto è  Rosa Franciamore, coordinatrice dei corsi non accademici del Conservatorio.
L’obiettivo è quello di favorire le potenzialità e le opportunità di crescita dei più piccoli nel territorio pavese attraverso attività artistiche come il teatro, la musica e il canto.
L’organizzazione è a cura dal Conservatorio di Musica “Franco Vittadini e dal Liceo Artistico A. Volta, con la collaborazione l’Accademia di Belle Arti di Brera ed il sostegno della Fondazione Cariplo, dell’ Unione Europea (Next Generation EU)  e il Comune di Pavia.

L’evento e la sperimentazione

Il concerto “La storia del piccolo sarto”  è stato il  primo esperimento di “Concerto figurato” con gruppi di studenti che si sono alternati nelle varie scene della fiaba e che hanno raffigurato, in tempo reale, le varie scene del racconto.
Per tale obiettivo si sono utilizzate 6 tavolette grafiche collegate in rete e un computer principale che riuniva il “disegno collaborativo” inviandolo direttamente al proiettore.
Ogni tavoletta grafica era collegata via wifi al server dedicato tramite un software di “collaborative drawing” e gli spettatori potevano vedere il contributo di ogni studente formarsi sulla tela in perfetta sincronia con la musica.

Le sfide artistiche e tecnologiche

La sfida principale è stata quella di superare le difficoltà tecniche insite nella trasmissioni dei dati in tempo reale (stabilità della connessione e del server remoto)  ma anche dalla necessità del sincronismo e il rispetto rigoroso dei tempi di ogni scena.

Gli studenti del Volta hanno risposto egregiamente a tali sfide, oltre ogni auspicio,  creando immagini ad alto contenuto emozionale e artistico nonostante i tempi ridotti di ogni singola scena.

I protagonisti “fuori scena”

I protagonisti fuori scena creamo le immagini della storia dell piccolo sartoDal punto di vista tecnico la sorte ci ha aiutato e non si sono avuti problemi di connessione durante lo spettacolo, gli studenti erano magistralmente diretti da Rosa Franciamore che, seguendo la partitura, dettava tempi e cambi tra le varie squadre di studenti, in assoluto silenzio così come sono stati istruiti dai docenti del laboratorio di illustrazione. Una sorta di bit stop silenziato, rapidissimo e calcolato.

La preparazione degli studenti all’evento “La storia del piccolo sarto” è stata curata durante il workshop di “disegno collaborativo” da Gloria Capoani (scenografa e illustratrice e ex studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Brera e da Enzo Gentile docente di Multimedialità per i beni culturali nella stessa accademia.

Il maestro e il musicisti protagonista della storia del piccolo sarto.I  musicisti

Entr’Acte nasce nel 1984 come gruppo da camera di musicisti del Teatro alla Scala di Milano su iniziativa di Paola Fre (Flauto e ottavino) e Denis Zanchetta (direttore).  Parte della loro attività si rivolge al giovane pubblico come nel caso dell’evento in oggetto dove gli strumenti hanno raffigurato i personaggi della favola liberamente ispirata a  una fiaba dei fratelli Grimm.

I personaggi della fiaba

L’orchestrazione del compositore permette di individuare onomatopee o distinti richiami tra i suoni della partitura e gli elementi della fiaba. E’ stato quindi possibile per gli ascoltatori ancorare alcuni strumenti ad altrettanti personaggi, per esempio:

Il piccolo sarto: clarinetto
Le mosche ronzanti : violino e violoncello con sordina
Il cinghiale: fagotto
I cacciatori e i cavalieri: tromba e tamburo
I giganti : timpani.

Il concerto

il concerto e saluti finali

Il teatro era pieno in ogni ordine di posti con circa 700 spettatori, bravissimi i musicisti e altrettanto bravi gli studenti del liceo che hanno dimostrato non solo capacità artistica ma anche disciplina e organizzazione combattendo con tempi  e con una certa dose di emozione. Meritano tutti un ottimo voto!

Un ringraziamento a tutti i protagonisti di questo primo esperimento artistico-tecnologico e anche a coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, che, come spiega l’organizzatrice Rosa Franciamore, è riuscito in molteplici obiettivi: proporre musica classica di qualità al pubblico pavese, dialogare in maniera costruttiva con le nuove tecnologie, introdurre i liceali nel mondo della formazione AFAM attraverso pratiche di orientamento attivo, le uniche in grado di far comprendere e sperimentare quanto sia richiedente, impegnativo, ma anche coinvolgente e appagante il lavoro nell’ambito della produzione dal vivo.