Il teatro Fraschini
Lo storico di Pavia ha ospitato “La storia del piccolo sarto” in forma di Concerto e Illustrazioni con i musicisti dell’ensemble Entr’Acte e gli studenti del Liceo Artistico ” A. Volta”.
Organizzazione
Un evento che si inserisce nel progetto “Escursioni Metroselvatiche – Bambini alla scoperta creativa della città”. La referente del progetto è Rosa Franciamore, coordinatrice dei corsi non accademici del Conservatorio.
L’obiettivo è quello di favorire le potenzialità e le opportunità di crescita dei più piccoli nel territorio pavese attraverso attività artistiche come il teatro, la musica e il canto.
L’organizzazione è a cura dal Conservatorio di Musica “Franco Vittadini” e dal Liceo Artistico A. Volta, con la collaborazione l’Accademia di Belle Arti di Brera ed il sostegno della Fondazione Cariplo, dell’ Unione Europea (Next Generation EU) e il Comune di Pavia.
L’evento e la sperimentazione
Il concerto “La storia del piccolo sarto” è stato il primo esperimento di “Concerto figurato” con gruppi di studenti che si sono alternati nelle varie scene della fiaba e che hanno raffigurato, in tempo reale, le varie scene del racconto.
Per tale obiettivo si sono utilizzate 6 tavolette grafiche collegate in rete e un computer principale che riuniva il “disegno collaborativo” inviandolo direttamente al proiettore.
Ogni tavoletta grafica era collegata via wifi al server dedicato tramite un software di “collaborative drawing” e gli spettatori potevano vedere il contributo di ogni studente formarsi sulla tela in perfetta sincronia con la musica.
Le sfide artistiche e tecnologiche
La sfida principale è stata quella di superare le difficoltà tecniche insite nella trasmissioni dei dati in tempo reale (stabilità della connessione e del server remoto) ma anche dalla necessità del sincronismo e il rispetto rigoroso dei tempi di ogni scena.
Gli studenti del Volta hanno risposto egregiamente a tali sfide, oltre ogni auspicio, creando immagini ad alto contenuto emozionale e artistico nonostante i tempi ridotti di ogni singola scena.
I protagonisti “fuori scena”
Dal punto di vista tecnico la sorte ci ha aiutato e non si sono avuti problemi di connessione durante lo spettacolo, gli studenti erano magistralmente diretti da Rosa Franciamore che, seguendo la partitura, dettava tempi e cambi tra le varie squadre di studenti, in assoluto silenzio così come sono stati istruiti dai docenti del laboratorio di illustrazione. Una sorta di bit stop silenziato, rapidissimo e calcolato.
La preparazione degli studenti all’evento “La storia del piccolo sarto” è stata curata durante il workshop di “disegno collaborativo” da Gloria Capoani (scenografa e illustratrice e ex studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Brera e da Enzo Gentile docente di Multimedialità per i beni culturali nella stessa accademia.
I musicisti
Entr’Acte nasce nel 1984 come gruppo da camera di musicisti del Teatro alla Scala di Milano su iniziativa di Paola Fre (Flauto e ottavino) e Denis Zanchetta (direttore). Parte della loro attività si rivolge al giovane pubblico come nel caso dell’evento in oggetto dove gli strumenti hanno raffigurato i personaggi della favola liberamente ispirata a una fiaba dei fratelli Grimm.
I personaggi della fiaba
L’orchestrazione del compositore permette di individuare onomatopee o distinti richiami tra i suoni della partitura e gli elementi della fiaba. E’ stato quindi possibile per gli ascoltatori ancorare alcuni strumenti ad altrettanti personaggi, per esempio:
Il piccolo sarto: clarinetto
Le mosche ronzanti : violino e violoncello con sordina
Il cinghiale: fagotto
I cacciatori e i cavalieri: tromba e tamburo
I giganti : timpani.
Il concerto
Il teatro era pieno in ogni ordine di posti con circa 700 spettatori, bravissimi i musicisti e altrettanto bravi gli studenti del liceo che hanno dimostrato non solo capacità artistica ma anche disciplina e organizzazione combattendo con tempi e con una certa dose di emozione. Meritano tutti un ottimo voto!
Un ringraziamento a tutti i protagonisti di questo primo esperimento artistico-tecnologico e anche a coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, che, come spiega l’organizzatrice Rosa Franciamore, è riuscito in molteplici obiettivi: proporre musica classica di qualità al pubblico pavese, dialogare in maniera costruttiva con le nuove tecnologie, introdurre i liceali nel mondo della formazione AFAM attraverso pratiche di orientamento attivo, le uniche in grado di far comprendere e sperimentare quanto sia richiedente, impegnativo, ma anche coinvolgente e appagante il lavoro nell’ambito della produzione dal vivo.